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Sullo sfondo delle dichiarazioni sui pericoli provenienti dal cosmo, come il passaggio a poca distanza dell’ennesimo asteroide e la caduta di meteoriti, ancora un’altra notizia suscita inquietudini appena lievi, perché non si tratta della Terra, ma di Marte.
A ottobre del prossimo anno, una grossa cometa potrebbe scontrarsi contro questo pianeta e l’esplosione risultante sarebbe visibile dalla Terra, se avverrà nel lato di Marte rivolto a noi. Sul pianeta rosso dovrebbe rimanere una cicatrice: un cratere dal diametro di 500 chilometri.
La cometa C/2013 è stata notata il 3 gennaio di quest’anno da un osservatorio australiano. Poi gli americani l’hanno cercata in immagini meno recenti, determinandone così l’orbita e stabilendo che la cometa si dirige diretta verso Marte. Dalla sua luminosità, hanno calcolato che il suo diametro dovrebbe essere di molte volte superiore alle altre comete, fino a 50 km. L’impatto, se avverrà, sarà veramente sensazionale.
Gli astronomi sono stati testimoni di un fenomeno simile nel 1994, quando la cometa Shoemaker-Levy cadde su Giove. Al suo avvicinarsi, la potente forza di gravità di questo pianeta ha frantumato la cometa in frammenti che, entrando nell’atmosfera, hanno prodotto una luminosa esplosione. Si conosceva nel dettaglio l’ora dell’evento, ma in quel momento Giove era rivolto con un altro fianco alla Terra e fu l’apparecchio “Galileo” della NASA, che osservava di lato il pianeta, a registrare tutto il panorama. Dopo qualche ora, la parte “ferita” di Giove si rivolse alla Terra e tutti videro le enormi cicatrici rosso-scure rimaste per settimane. L’evento lasciò perplessi gli scienziati, certi che Giove non avesse superficie solida.
Anche la caduta di un grande corpo su Marte sarebbe molto interessante per la scienza, dice Dmitrij Vibe, Professore dell’Istituto di astronomia dell’Accademia russa delle scienze.
L’impatto permetterebbe di far luce sul mistero dei meteoriti marziali. Sulla Terra si trovano meteoriti dai parametri simili alla materia del pianeta Marte e non è chiaro come questa materia si sia staccata da esso. Se ci sarà uno scontro, potremo osservare questo processo in azione. Dal punto di vista della pericolosità legata ad asteroidi e comete, è interessante osservare come simili fenomeni possono avvenire su un corpo dalla massa non lontana da quella terrestre.
Dal momento della scoperta della cometa, però, non sono passati nemmeno 80 giorni: troppo poco per fare calcoli precisi, afferma Sergej Bogačev, Direttore scientifico dell’Istituto di fisica dell’Accademia russa delle scienze:
Mentre Marte e la Terra sono grossi corpi celesti dalle orbite ben conosciute, gli asteroidi e le comete sono difficili da prevedere. Si possono ricevere informazioni su di loro solo una o due settimane prima. Quando si parla di dati a distanza di un anno, c’è molto margine di errore. In questo caso la previsione relativa a Marte è lontana e lo scenario è poco probabile.
Oleg Malkov, Professore dell’Istituto di astronomia dell’Accademia russa delle scienze, ha fatto notare che sui maggiori portali internet dedicati all’astronomia, come space.com, non si fa parola del futuro impatto della cometa con Marte.
I portali seri non si occupano di sciocchezze. Sospetto che si tratti di isterismo anticipato supportato da circoli pseudo-scientifici.
In effetti, i calcoli indicativi degli astronomi dimostrano che la cometa passerà a 109 km dal centro di Marte e la probabilità di uno scontro è una su 1060. Saremo testimoni di un raro e affascinante panorama? Difficile da credere, ma senza dubbio i portali, perlopiù russi, che riportano informazioni su un futuro cataclisma riescono bene a guadagnarsi molte visite e “like".
“La Voce della Russia”,