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SIRIA, CREPE NEL REGIME. TANK ALLE PORTE DI DAMASCO

Ultimo Aggiornamento: 28/04/2011 04:49
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28/04/2011 04:49


DAMASCO - Il regime di Damasco sembra aver dato oggi un nuovo giro di vite alla dura repressione delle manifestazioni per la democrazia; mentre aumenta la pressione internazionale affinchè il presidente Bashar al Assad ponga fine alla violenza; e mentre un'organizzazione per la difesa dei diritti umani pone ad oltre 450 il numero dei morti dall'inizio della rivolta, ormai quasi sei settimane fa. Allo stesso tempo continuano però ad emergere nuove crepe all'interno del regime. Oggi, 30 membri del partito Baath, al potere da 40 anni, si sono dimessi in massa, dopo aver firmato un documento in cui si stigmatizzano «le pratiche dei servizi di sicurezza nei confronti di cittadini inermi a Banias (Nord-Ovest) e nei villaggi vicini, in particolar a Baida» che «sono contrarie a tutti i valori umani e agli slogan del partito». E ancora, i 30 firmatari denunciano il comportamento dei servizi di sicurezza e dei shabbiha (sostenitori del regime), «che incitano al confessionalismo e suscitano sentimenti di ostilità nella popolazione». In uno dei tanti video pubblicati anche oggi su youtube dagli attivisti antiregime si può vedere una lunga colonna di carri armati e di pullman bianchi carichi di soldati. Sono arrivati stamane alle porte di Damasco, si afferma nell'audio; mentre altri testimoni, sempre via web, dicono di aver contato almeno 30 carri armati sul raccordo anulare della capitale. Altri blindati sono stati dispiegati a Duma, dove i militari hanno istituito nuovi posti di blocco e controllano i documenti di indentità a chiunque.

La città di Daraa, epicentro delle manifestazioni e della repressione delle forze di sicurezza sin dal 18 marzo, rimane intanto di fatto sotto assedio. Da quando lunedì scorso è stata al centro di una massiccia operazione militare delle forze di sicurezza, in cui decine di manifestanti hanno perso la vita, la città è senza elettricità, acqua corrente e telecomunicazioni, secondo quanto riferiscono varie fonti locali. Le scorte alimentari, affermano altre fonti citate dall'emittente Tv al Arabiya, cominciano a scarseggiare, mentre bande di shabbiha si danno ai saccheggi di negozi e abitazioni. Le fonti del regime hanno dal canto loro invece annunciato l'arresto di due diverse «cellule terroriste estremiste», nel Sud del Paese e nella regione costiera a Nord-Ovest di Damasco, mentre la Tv di Stato ha trasmesso le immagini della «confessione» di un certo Mustafa Ayyash, presunto capo della cellula terroristica di Daraa. L'agenzia ufficiale Sana ha invece pubblicato le foto di armi e munizioni sequestrate durante l'arresto dei presunti terroristi, e dei funerali di sei membri delle forze di sicurezza, «sei martiri», si afferma nel testo, uccisi da «gruppi di criminali armati».
http://www.leggo.it/articolo.php?id=118633
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