AFGHANISTAN, ATTACCO ALLA BASE ITALIANA: 26 FERITI. MORTI 2 SOLDATI NATO

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AbbaZuzzU
00lunedì 30 maggio 2011 13:38
HERAT - Base italiana di Herat nel mirino degli insorti afghani. Un attacco di quattro kamikaze, rivendicato dai talebani, ha provocato la morte di due militari della Nato e il ferimento di altri 26 soldati, di cui 15 italiani, vicino al Gruppo di Ricostruzione Provinciale gestito proprio dal contingente italiano. Un testimone della Reuters ha riferito di aver visto i corpi di diversi militari con uniformi straniere.
«Possiamo rassicurare le famiglie, non ci sono morti tra i soldati italiani», ha detto il sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto a 'Start' su Rai Radio 1. «L'attacco è stato in varie parti della città, anche al palazzo del governatore, e si sta concludendo. Ci sono stati dei feriti. Appena avremo notizie dall'ospedale interno alla base daremo notizie», ha concluso.

IN SETTE NELLA BASE, PRESI OSTAGGI Sarebbero almeno sette gli uomini armati che sono riusciti a penetrare nella base del Gruppo di ricostruzione provinciale (Prt) di Herrat City, sotto responsabilità italiana, dopo l'azione di uno o più kamikaze. Lo riferisce Tolo Tv. Gli scontri, aggiunge l'emittente. continuano mentre sul posto è giunto un gruppo di 'teste di cuoiò della sicurezza afghana. Notizie non confermate suggeriscono che gli attaccanti hanno preso alcuni ostaggi civili. Si sono sentite almeno tre forti esplosioni ed è segnalata l'esplosione di altri due kamikaze vicino alla Blood Bank street e al Chawk-e-Cinema. Tutta l'area è stata isolata, indica ancora Tolo Tv, mentre la popolazione è in preda al panico.

L'attacco al Prt italiano, o comunque ad uno degli edifici a ridosso del Prt (anche questo aspetto ancora non è chiaro), nel cuore della città, è un evento che ha sorpreso molti osservatori, considerato che il capoluogo della regione ovest è una delle aree relativamente più tranquille dell'Afghanistan. Non a caso proprio da Herat comincerà il processo di transizione: è infatti una delle prime città che verranno riconsegnate dalla Nato alla responsabilità delle autorità e delle Forze di sicurezza locali. Il Prt italiano è una struttura civile-militare che opera in quella sede praticamente dall'inizio della missione e che si occupa, soprattutto, di progetti di ricostruzione in favore della popolazione.

www.leggo.it/articolo.php?id=124597
AbbaZuzzU
00lunedì 30 maggio 2011 13:39
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