Confindustria: allarme credito, un terzo aziende rischia chiusura

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Rocco Soffritto
00domenica 10 marzo 2013 01:01
9 marzo 2013, 15.35 · In Confindustria
Un terzo delle aziende italiane è a corto di liquidità e rischia così di chiudere e licenziare. È il meccanismo infernale del credit crunch, delle banche che non prestano più denaro, di un’economia che si avvita dentro la recessione più grave dal dopoguerra e non riesce a trovare una via d’uscita. E’ l’allarme lanciato dal Centro studi della Confindustria. La tesi di Confindustria è che l’economia italiana sia bloccata dalla mancanza di credito. Tale stallo, spiega viale dell’Astronomia, può essere superato solo sbloccando i 48 miliardi di euro di debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese. “Un evento senza precedenti nel dopoguerra”, sostiene Confindustria. Secondo il CSC, “va spezzato il circolo vizioso: le banche sono caute nell’erogare prestiti per timore del contesto recessivo che fa crescere le perdite su crediti, erodendo il capitale; la scarsità di credito frena il recupero della domanda interna, anzi la affossa ulteriormente. Così i timori delle banche si autorealizzano”. (Notizia su Teleborsa, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, Milano Finanza)
Bello e Bannato
00lunedì 11 marzo 2013 19:52
verissimo
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