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  28/05/2011 17:19 | |
MADRID - Dopo 10 giorni di euforia e di pacifica convivenza, cresce ora la tensione in Spagna attorno alle 'cittadellè costruite con tende e teloni dagli indignados nelle piazze delle principali città del paese: a Barcellona la polizia ha tentato ieri di sloggiarli, e la 'repubblicà di Puerta del Sol a Madrid appare a rischio. A Barcellona reparti della polizia regionale in tenuta antisommossa sono intervenuti per sgomberare Plaza de Catalunya occupata da circa 300 giovani. L'intervento, secondo il portavoce della polizia Manel Prat, è stato deciso per motivi «sanitari» e per prevenire incidenti domani, quando decine di migliaia di tifosi del Barcellona potrebbero invadere la zona per festeggiare una possibile vittoria nella finale di Champions.
Gli agenti hanno circondato le decine di giovani che seduti nel centro della piazza rifiutavano di andare via e impedito l'accesso dei simpatizzanti in arrivo dalle vie circostanti, mentre i servizi della nettezza urbana procedevano allo smantellamento dell'accampamento. Ci sono stati scontri. La polizia ha caricato diversi gruppi di indignados ed ha portato via di peso alcuni di quelli che cercavano di impedire l'accesso dei camion del comune. I tafferugli hanno fatto circa 70 contusi e feriti leggeri.
Ma non appena gli agenti si sono ritirati, la piazza è stata di nuovo occupata da centinaia di giovani che hanno iniziato a ricostruire l'accampamento. Pure a Leida, sempre in Catalogna, la polizia è intervenuta per smantellare il piccolo accampamento degli indignados. Due giovani sono stati fermati per resistenza. Gli indignados hanno deciso domenica di restare ancora almeno una settimana accampati. Ma da qualche giorno la partecipazione della gente alle manifestazioni e assemblee quotidiane è in calo e stanno crescendo le proteste di commercianti e albergatori del centro di Madrid, che denunciano perdite fino all'80% e chiedono l'intervento della polizia.
Anche il comune di Madrid e la regione della capitale, a guida Partido Popular, hanno chiesto al governo di intervenire per smantellare l'accampamento. Il vicepremier e ministro degli interni Alfredo Rubalcaba si è limitato a rispondere ai giornalisti che «analizzeremo la situazione con la polizia e prenderemo decisioni». Molti spagnoli però guardano con simpatia alla rivolta dei giovani, contro la corruzione fra i politici, la collusione con i banchieri, una disoccupazione dilagante che colpisce il 21% della popolazione e il 44% dei meno di 25 anni, l'assenza di prospettive decenti. La settimana scorsa il governo ha già evitato di procedere allo smantellamento dell'accampamento di Puerta del Sol nonostante come aveva deciso invece la Commissione elettorale nel giorno delle elezioni amministrative e regionali.
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| 28/05/2011 17:20 | |
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